"Va rimesso ordine immediatamente sul 'chi fa cosa' da parte di tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione: parti sociali, Comuni, uffici speciali della ricostruzione, prefettura, enti pubblici, forze dell’ordine. Serve una assunzione di responsabilità da parte di tutti e dialogo tra tutti i soggetti. Necessario, quindi, un osservatorio mensile, coordinato dal prefetto, che legga e analizzi i dati alla presenza del gruppo interforze". Così la Fillea Cgil sintetizza le proposte per la ricostruzione post-sisma all'Aquila presentate oggi (18 luglio). Eccole in cinque punti.

1. RAFFORZAMENTO TAVOLO DI MONITORAGGIO già definito nelle vigenti linee guida antimafia (riunioni quindicinali; presenza delle casse edili; supervisione del coordinatore del gruppo interforze), per permettere un controllo preventivo accurato con segnalazioni circoscritte che possano far emergere fenomeni, correlati tra loro, di caporalato e infiltrazioni malavitose.

2. VI LINEA GUIDA ANTIMAFIA, che abbia al centro i temi del lavoro e del contrasto allo sfruttamento dei lavoratori allargando ai lavori privati e selezionando quelle clausole antimafia previste dalle attuali Linee Guida per i lavori pubblici. Al suo interno l’obbligo per le imprese di richiedere la visita dei Cpt e dei Rlst, ciò al fine di alzare l’attenzione sui temi della sicurezza sul lavoro. Tempi di realizzazione: un mese

3. PROTOCOLLO DI LEGALITA’ PER IL CRATERE SISMICO (promosso dalla Prefettura-già indicato nelle II Linee Guida) con specifica definizione degli interventi sui flussi di manodopera (badge-esempio piano carceri) con lettura dei dati da parte del tavolo di monitoraggio; protocollo di intesa con uffici speciali della ricostruzione (da far sottoscrivere ad ogni impresa prima dell’inizio dei lavori-bozza protocollo piano carceri). Si dà quindi concretezza al Dpcm 4/2/2013. Tempi di realizzazione: un mese.

4. LEGGE RICOSTRUZIONE: agganciare il denaro pubblico e quindi anche i lavori privati alla white list (esempio ordinanza n.91 del 17/12/2012 del Presidente della Regione Emilia Romagna), rendendola quindi obbligatoria ed estendendola a chi esegue il lavoro edile (prevedendo anche l’obbligo di iscrizione alle Casse edili); potenziamento organici di Ispettorato del Lavoro, Inps e Inail.

5. FORMAZIONE: coinvolgimento della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università dell’Aquila per realizzare corsi di formazione sulle linee guida antimafia rivolti ai soggetti pubblici e per la definizione di un Master universitario sui temi dell’antimafia.