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Mai come quest'anno la Marcia della Pace Perugia-Assisi, storico appuntamento del pacifismo italiano (la prima edizione nel 1961 voluta dal filosofo della non violenza Aldo Capitini), si carica di significati molteplici, di messaggi e obiettivi che si intrecciano e si uniscono. Uno di questi, di grandissima attualità per quello che sta accadendo in Italia, è l'antirazzismo. "Marceremo per la pace e contro il razzismo e la xenofobia che stanno crescendo nel nostro paese", ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil nel suo appello per la partecipazione alla Marcia. "Perché dobbiamo sempre ricordarci - ha aggiunto - che la forza di questo paese, la bellezza della sua democrazia, sta nel rispetto dei valori fondamentali contenuti nella nostra Costituzione".
Di questi valori e dell'idea di Europa che dovrebbe difenderli e rilanciarli Camusso parlerà stamattina, 5 ottobre, a Perugia, intervenendo alla conferenza di apertura del “Meeting della pace e dei diritti umani” (ore 10.00, sala del Dottorato delle logge della cattedrale di San Lorenzo, in piazza IV Novembre) alla quale interverranno anche Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil, Piero Ragazzini, segretario Cisl, Roberto Rossini (Acli), Carla Nespolo (Anpi), Francesca Chiavacci (Arci), Vanessa Pallucchi (Legambiente), Virgilio Dastoli (Movimento Europeo), Stefano Castagnoli, (Mov. Federalista Europeo), Luca Visentini (Ces) in video-conferenza e Silvia Stilli (Aoi).
Molte di queste sigle sono le stesse che hanno sottoscritto nel mese di agosto il "Manifesto antirazzista", che ha raccolto decine di adesioni tra associazioni e organizzazioni, dopo aver promosso e partecipato a varie iniziative, come quelle di Catania a sostegno dei profughi della Diciotti e di Milano per contestare le politiche di Salvini e Orban. Il Manifesto è stato promosso da Anpi, Arci, Articolo 21, Cgil, Libera, Legambiente, Rete della pace e Tavola della pace e vede nella Marcia Perugia-Assisi un primo momento di mobilitazione comune. "Abbiamo invitato tutti gli aderenti alle associazioni e alle organizzazioni che hanno sottoscritto il manifesto alla Marcia Perugia-Assisi della pace e della fraternità - fanno sapere dal coordinamento antirazzista - Porteremo ad Assisi i contenuti del nostro manifesto, a partire dalla riaffermazione dei valori antifascisti e antirazzisti, nel rispetto dei più deboli e illuminando le periferie oscurate".
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Ma ancor prima di domenica, gli stessi soggetti firmatari del manifesto antirazzista saranno impegnati in prima linea in un'altra mobilitazione importante, quella che si svolgerà sabato 5 ottobre a Riace, in solidarietà e in difesa del sindaco Domenico Lucano, arrestato nei giorni scorsi per favoreggiamento dell'immigrazione. “Le inchieste della magistratura si rispettano sempre - hanno scritto in una nota congiunta Anpi, Arci, Cgil, Articolo21, Rete della pace e Libera - ma questa ordinanza nei fatti blocca l’esperienza più significativa che dimostra come integrazione e accoglienza siano la chiave di volta per risollevare l’intero Paese. Restiamo in attesa di conoscere i dettagli del provvedimento, ma esprimiamo solidarietà al sindaco Mimmo Lucano e ci mobiliteremo per confermare tutta la nostra vicinanza alla comunità di Riace".
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Dunque, c'è un filo diretto che collega in questi giorni Riace e l'Umbria di San Francesco e Aldo Capitini. Lo testimonia anche una sedia che resterà vuota, questa sera a Terni, in occasione di un'altra iniziativa promossa da Cgil, Arci e Anpi in vista della Marcia della Pace, che consisterà nella proiezione del film "Il Volo" del regista Wim Wenders e alla quale parteciperanno Francesca Chiavacci, presidente nazionale di Arci, Carla Nespolo, presidente nazionale di Anpi, e Giuseppe Massafra, segretario confederale Cgil nazionale. Con loro ci sarebbe dovuto essere anche il sindaco di Riace, Domenico Lucano, che si trova però agli arresti domiciliari. La sua sedia sarà comunque lì, a testimoniare un vuoto da colmare al più presto.