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Due atti vandalici in poche ore contro sedi della Cgil. Il primo ha colpito la sede Spi di Ceparana (La Spezia). Questa mattina, 15 dicembre, sulle saracinesche della Lega Spi di Ceparana in Val di Vara in provincia di La Spezia è stato trovato uno striscione, con la scritta "Siete servi di uno stato corrotto" e una svastica.
“Se pensano di intimidirci sbagliano di grosso. La Cgil andrà avanti”. Così Lara Ghiglione, della segreteria della Camera del lavoro. “Le sedi della Cgil sul territorio sono un presidio di democrazia – continua la Ghiglione –, la vile azione contro la sede di Ceparana è ascrivibile al preoccupante rigurgito neofascista che sta attraversando il Paese e il territorio spezzino. Da parte nostra la risposta sarà ferma, continueremo con le nostre battaglie di civiltà, come quella per lo Ius Soli, e ad organizzare e partecipare alle mobilitazioni antifasciste. Giovedì 21, alle ore 11.30, ci sarà un presidio di fronte alla sede Spi Cgil di Ceparana. Invitiamo a partecipare tutti i cittadini, le forze politiche democratiche e le associazioni”.
Il secondo episodio ha interessato invece la sede Cgil di Terranuova Bracciolini (Arezzo) dove due bandiere, una della Cgil e una dell'Unione Europea, sono state staccate dal supporto che è a tre metri di altezza, portate sul marciapiede e tagliate. Al suo posto è rimasta, intatta, solo la bandiera dell'Italia.
È il secondo danneggiamento che, in poche settimane, subisce la Camera del lavoro di Terranuova. Il primo aveva causato danni alla grondaia dell'edificio. "Siamo di fronte ad un atto violento e grave - commenta il Segretario della Cgil di Arezzo, Alessandro Mugnai - Non possiamo dire ancora nulla sulla matrice: sarà compito della magistratura. Certo non possiamo non notare che delle tre bandiere sono state danneggiate quelle dell'Europa e della Cgil. Lo consideriamo un atto d'intimidazione che, però, non fermerà la Cgil in tutte le sue azioni in difesa dei lavoratori, della legalità e della vita democratica".