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In attesa della ripresa dell’occupazione e dei consumi, c’è una voce che in Italia è già ampiamente in risalita e corre ben più veloce della media europea: sono gli individui 'ad alto patrimonio netto' (superiore a un milione di dollari) che nel paese aumentano sensibilmente, avvicinandosi ai livelli pre-crisi. Secondo un rapporto di Capgemini, società multinazionale specializzata in servizi di consulenza, nel 2013 i “paperoni” d’Italia sono 203.200 gli contro i 175.800 del 2012: +15,6% rispetto al +12,5% della media europea.
Con questo incremento il Belpaese torna quasi ai livelli del 2007 quando i milionari erano 208.000. In aumento anche gli 'ultra ricchi' (patrimonio superiore a 30 milioni di dollari), che raggiungono quota 3.000. L'Italia nel 2013 resta quindi stabile al decimo posto della classifica mondiale dei paperoni, subito dietro all'Australia e davanti alla Corea del Sud. Il Belpaese era all'ottavo posto nel 2007.
“In Italia assistiamo all'onda lunga dello scudo fiscale che ha favorito il rientro di capitali dall'estero. Per cui non si tratta solo di nuova ricchezza generata", spiega Claudio Trecate, delivery director banking di Capgemini Italia, evidenziando anche il contributo dell'andamento della Borsa Italiana, che nel 2013 ha recuperato il 16,9% dopo il +8,6% del 2012.