"Si é tenuto oggi, 14 marzo, l’incontro tra il coordinamento nazionale sindacale e la direzione Kme riguardo all’andamento aziendale e le prospettive industriali. Kme ha messo in evidenza i dati economici e la possibilità di maturazione del premio di risultato per i lavoratori. Ciononostante, il sindacato ha evidenziato che permangono criticità e che si è ancora in una fase delicata e di crisi in tutto il gruppo". È quanto afferma Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom per il gruppo Kme.
"L’azienda ha dichiarato di voler presentare in tempi brevi un piano di rilancio complessivo anche di fronte al ministero dello sviluppo economico, così come richiesto dalle organizzazioni sindacali. Emerge comunque la necessità di dover utilizzare ulteriori ammortizzatori sociali anche a seguito della scadenza dell’accordo sindacale che garantiva i livelli occupazionali fino al settembre 2018, ben sapendo che la legislazione non prevede proroghe, sarà dunque necessario un intervento straordinario", sostiene il dirigente sindacale.
"Per cercare di avere risposte positive riguardo ad ulteriori ammortizzatori sociali, determinante sarà il piano industriale e gli investimenti che la Kme saprà definire. Riteniamo che il settore della metallurgia debba avere un futuro nel nostro paese, la Kme rientri tra gli importanti conglomerati industriali nazionali. Il governo dal canto suo dedichi la dovuta attenzione al gruppo supportandolo con ulteriori ammortizzatori sociali, al fine di garantire in Italia una prospettiva certa e le missioni produttive di tutti gli stabilimenti", conclude il sindacalista.