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Si sono svolte in questi giorni le assemblee nei vari siti del gruppo Kme per illustrare e far votare l'ipotesi di accordo raggiunto il 22 giugno scorso. L'esito del voto - cui ha partecipato il 78% degli aventi diritto, a testimonianza della bontà del lavoro fatto dai delegati e dalle organizzazioni sindacali - ha visto prevalere i sì con 505 voti, contro 133 contrari.
Per Mauro Faticanti, coordinatore nazionale Fiom del gruppo, “è un risultato che assumiamo con tutte le responsabilità di gestione dell'accordo che questo ci consegna. Ora l'azienda deve fare la sua parte, a cominciare dai lavori per il nuovo forno di fusione del rame a Fornaci di Barga, per la diversificazione dell'offerta produttiva del sito di Firenze e con la conferma delle barre a Serravalle Scrivia. Per noi, il rispetto integrale di quanto sottoscritto sarà la linea di azione della pratica sindacale di gestione dell'accordo”.
“Per l'ennesima volta – continua il dirigente sindacale –, siamo riusciti a scongiurare i licenziamenti - 355 - annunciati dall'azienda, ma ora c'è bisogno di un cambio di passo verso la conquista di nuovi spazi di mercato, con una più forte azione commerciale. L'aumento dei volumi è e rimane l'unica strada che l'azienda deve perseguire con forza per uscire dalla crisi. Da ultimo, vogliamo ringraziare i tanti lavoratori che sono andati liberamente a praticare la democrazia, come elemento essenziale per validare gli accordi, confermandola come unica strada per l'unità sindacale”.