Un primo pacchetto di 12 ore di sciopero, di cui le prime quattro in tutti i siti del gruppo e le altre otto (in data da definirsi) per una manifestazione nazionale a Firenze. Sono queste le decisioni del coordinamento nazionale di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil del gruppo Kme. È stato inoltre proclamato lo sciopero degli straordinari e di tutte le forme di flessibilità. Per Mauro Faticanti, coordinatore nazionale Fiom di Kme, "dopo mesi nei quali le organizzazioni sindacali e i lavoratori si sono comportati più che responsabilmente, andando a vedere con serietà i molteplici progetti che via via l'azienda ha presentato, nell'ultimo incontro l'azienda ha annunciato la non riaccensione del forno verticale Asarco di Fornaci di Barga, nonostante le assicurazione date in via informale sulla sua rimessa in funzione, con un ennesimo cambio di versione".
Dopo tutte queste vicissitudini, continua Faticanti, “l'accusa di irresponsabilità rivolta a noi dall'azienda risulta essere a dir poco ridicola. Il nostro obiettivo, con questa vertenza e questa mobilitazione, di cui queste 12 ore di sciopero sono un primo passo, è un credibile e definitivo piano industriale nell'ambito della lavorazione del rame che rilanci l'azienda attraverso un nuovo accordo che superi la proroga di quello scaduto a dicembre". Inoltre, conclude il coordinatore nazionale Fiom di Kme, chiediamo “l'inizio celere dei lavori di rifacimento del forno Asarco di Fornaci di Barga, un piano straordinario di manutenzione che metta in sicurezza i lavoratori, il rispetto di quanto definito dell'accordo del 2013 sui contratti di solidarietà, chiarezza sulla rapporto fra Kme e Cupori, un vero piano di sviluppo del centro servizi di Firenze e l'integrale rispetto dell'accordo del 27 aprile 2013, che riteniamo già leso da parte aziendale".