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Un anno aggiuntivo di cassa integrazione per riorganizzazione per la Jp Industries, l’azienda nata dalle ceneri del colosso della Ex Merloni. È la richiesta che i sindacati portano all’incontro di oggi (20 dicembre) al ministero del Lavoro. Un tavolo che potrebbe essere decisivo per le sorti dell’azienda e dei suoi lavoratori di Umbria e Marche, per i quali a fine anno (il 31 dicembre) scadono le coperture degli ammortizzatori sociali.
Entro il 28 gennaio va presentato un piano di ristrutturazione, con tanto di numeri precisi relativamente a esuberi, nomi dei nuovi partner e prospettive di mercato. Una tappa che, se non dovesse verificarsi, porterebbe diretti al fallimento. In ballo c’è la trasformazione della compagine societaria e il progetto di una newco da parte della proprietà, che però prevedrebbe il taglio di quasi i due terzi della forza lavoro. Questi gli aggiornamenti che Fim, Fiom e Uilm hanno presentato nelle assemblee con i dipendenti la settimana scorsa.
“Stiamo tentando di evitare il peggio – hanno fatto sapere i segretari umbri di Fim, Adolfo Pierotti, Fiom, Simone Pampanelli, e Uilm, Daniele Brizi – e abbiamo sostenuto con l'imprenditore la necessità di chiedere un anno di cassa integrazione per riorganizzazione complessa e non per cessazione. La discussione passerà necessariamente anche attraverso l'incontro del 20 dicembre al ministero, durante il quale verificare la determinazione di un altro anno di cassa”.