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Ritirati i licenziamenti della Jp Industries. “Nell’incontro di oggi (4 agosto) al ministero dello Sviluppo economico tra le organizzazioni sindacali di Marche e Umbria e l’imprenditore Giovanni Porcarelli, in riferimento all’avvio della procedura di mobilità, Fim, Fiom e Uilm hanno ottenuto il ritiro della procedura stessa. Sussistono le condizioni per poter avviare l’attività”. Ne danno notizia i sindacati dei metalmeccanici delle due regioni.
Resta il grido d’allarme che lanciano i sindacati: “Non possiamo rimanere soli, l’importanza del ritiro della procedura non deve distogliere tutti i soggetti – governo, regioni e territori – dall’attenzione su questa vicenda, perché i problemi rimangono tutti sul tavolo”.
“Per un definitivo e strutturale avvio dell’attività – affermano infatti le tre sigle – è necessario nell’immediato un supporto finanziario decisivo da parte delle banche. Su tutto ciò diventa prioritario il ruolo del governo che deve operarsi immediatamente con l’apertura di tavoli concreti e capaci di assumere decisioni definitive per poter mettere fine a tali problemi e dare la speranza concreta ai lavoratori”.
“Bene il ritiro della procedura di mobilità che avrebbe fatto saltare definitivamente l'azienda, ma i problemi restano tutti irrisolti”. A dirlo è il segretario della Fiom Ancona, Fabrizio Bassotti: “È ora di giocare a carte scoperte. Non si può più perdere tempo. Il governo convochi immediatamente un tavolo con il ministro, le Regioni, le organizzazioni sindacali, l'imprenditore e le banche affinché si snocciolino tutti i problemi e non si parlino lingue diverse. È ora che tutti scoprano le proprie carte in trasparenza, non si può più tergiversare: in ballo c'è il futuro di 700 famiglie”.