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Anche quest’anno Cgil Campania, Cgil di Caserta con le associazioni e le istituzioni del territorio commemoreranno Jerry Masslo e depositeranno una corona di fiori presso il cimitero di Villa Literno alle 17.00 di sabato 24 agosto, nel trentennale della sua morte.
L’assassinio di Masslo, richiedente asilo sudafricano e raccoglitore di pomodori, avvenne nella notte tra il 24 e il 25 agosto del 1989 ad opera di una banda di malviventi che assaltarono l’abitazione di fortuna in cui viveva insieme altri migranti, con lo scopo di rapinarli. E fu uno spartiacque per il trattamento dei rifugiati e dei lavoratori stranieri in Italia. La sua morte fece molto scalpore nell’opinione pubblica e diede il via alle prime grandi manifestazioni antirazziste nazionali e all’approvazione di leggi sulla protezione dei rifugiati extraeuropei e al riconoscimento e alla tutela dei diritti dei lavoratori stranieri.
“Per la Cgil - scrive in una nota la segreteria Cgil Campania - ricordare il sacrificio di Masslo vuol dire continuare a combattere razzismo, caporalato e lavoro nero senza sosta, in ogni luogo, chiamando i cittadini, i lavoratori, le associazioni, la politica, a non abbassare mai la guardia, a restare uniti in un impegno comune per i diritti di tutti, contro le divisioni e contro la paura. Questa giornata di commemorazione assume quindi un valore particolare in questi giorni così difficili per il Paese.”
Il clima di razzismo, i decreti sicurezza emanati dal ministro Salvini negli ultimi mesi, l’accanimento nei confronti di chi affronta il mare per la salvezza, d’altro canto, “evidenziano che bisogna tenere ancora alta l’attenzione e la morte di Masslo non può essere dimenticata”. La Cgil Campania con la presenza a Villa Literno “vuole confermare il suo impegno per la dignità di tutti i lavoratori a prescindere dalla nazionalità nella convinzione – afferma la segreteria regionale - che i diritti non abbiano colore, ribadendo la ferma volontà di mettere in atto ogni azione per chiedere il ritiro di norme contrarie al rispetto dei diritti umani”.