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"Gli immigrati abbandonano l'Italia colpita dalla recessione". È uno dei titoli di oggi, 7 gennaio, del Financial Times. Il principale giornale economico-finanziario del Regno Unito si riferisce ai tanti cinesi che stanno lasciando Roma alla ricerca di "pascoli più verdi" come il Canada o la stessa Cina in pieno sviluppo economico. "Molti, molti cinesi stanno tornando a casa - ha raccontato al Ft Sonia Fen, proprietaria di un ristorante, in Italia da 21 anni - non c'è lavoro. È una situazione terribile".
Non sono solo i cinesi ad abbandonare l'Italia: un attivista sindacale nigeriano attivo a Roma, Romanus Nwaereka, ha riferito infatti dei tanti connazionali in partenza per Londra e Stati Uniti. La crisi è sicuramente la prima causa dell'esodo, sottolinea Nwaereka, ma anche il "radicato razzismo" della società italiana spinge tanti a preferire altre mete. "Gli attacchi di matrice razzista sono in aumento - ha detto al Ft - la comunità nera è quella che ne risente di più. È un cancro nel sangue degli italiani. Mi dispiace dirlo".
Anche Fen ha dichiarato al quotidiano della City che molti italiani non si dispiaceranno per la partenza dei cinesi: "Sentiranno la nostra mancanza solo una volta che ce ne saremo andati". In effetti gli studiosi italiani interpellati dal quotidiano britannico hanno evidenziato il bisogno di migranti di un Paese che deve tornare a crescere e che sta invecchiando: "Le economie non crescono senza un aumento della popolazione, soprattutto di quella in età lavorativa", ha sottolineato Antonio Golini, docente della Luiss.