"Gli ultimi giorni del commissariamento dell’Ifo (Istituti fisioterapici ospitalieri) sono segnati da episodi sconcertanti, che intervengono pesantemente nell’organizzazione del lavoro. Un fiorire di ordini di servizio e scelte che dovrebbero essere prerogative del futuro direttore generale, come la delibera di incarico del medico competente. Gli spostamenti effettuati sono senza senso, in alcuni casi hanno il sapore della ritorsione, oppure sono voluti per delegittimare e togliere autorevolezza al sindacato". È quanto affermano Massimiliano De Luca, Fp Cgil Roma Centro Ovest Litoranea, e Fabio Matrascia, Uil Fpl territoriale.
"È un momento delicato per l’ente, perché finisce una lunga fase di commissariamento. La nomina del direttore generale può far uscire dalla precarietà e dare prospettive. Ci dispiace, dunque, dover constatare questo clima da 'caccia alle streghe' che svilisce la dignità e la volontà di chi lavora, depotenzia competenze maturate nel tempo. Non capiamo che senso abbia costruire le condizioni di scontento e tensione che inevitabilmente ricadranno sul nuovo direttore", sostengono i due dirigenti sindacali.
"Pertanto, chiediamo alla Regione Lazio, per una questione di mera trasparenza e opportunità politica, anche per garantire agibilità al futuro direttore, di sollecitare la revoca di tutte le delibere, le disposizioni e gli ordini di servizio che hanno caratterizzato la gestione del personale in questi ultimi giorni", concludono i due sindacalisti.