Sono circa 870 mila i pugliesi che hanno superato i 65 anni di età. Invecchiare bene si può e si deve, ma ci sono questioni di fondamentale importanza da affrontare. Per risolverle, in Puglia, Cgil, Cisl e Uil, insieme alle rispettive categorie dei pensionati, hanno presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per l’invecchiamento attivo e in buona salute. Gli 11 articoli fissano una serie di priorità, di azioni e soluzioni per affrontare concretamente temi centrali come salute, prevenzione, benessere, tempo libero, formazione, permanenza il più a lungo possibile nel contesto domiciliare.
Alla raccolta di firme, che si concluderà a novembre, hanno aderito anche Auser, Anteas, Ada, Centro di servizi al volontariato San Nicola, Csvnet e Forum del Terzo Settore. Della proposta di legge si parlerà nel convegno “Invecchiamento attivo e in buona salute” che si terrà l’11 settembre, a partire dalle 10.00, nella Sala 2 del Centro Congressi della Fiera del Levante, nell’ambito dell’82ª edizione della campionaria.
I lavori saranno introdotti dal segretario generale Spi Cgil Puglia, Gianni Forte, e coordinati da Vitantonio Taddeo, segretario generale Fnp Cisl Puglia. Interverranno: Gaetano Veneto (docente di diritto del lavoro all’Università di Bari), Michele Conversano (presidente di HappyAgeing), Stefania Pinnelli (docente di didattica e pedagogia speciale all’Università del Salento), Mario Loizzo (presidente del Consiglio regionale della Puglia). Chiuderà l’incontro Franco Busto, segretario generale Uil Puglia.
La proposta di legge intende favorire un cambio di prospettiva: gli anziani possono fare moltissimo per rivitalizzare quartieri e luoghi di aggregazione, bisogna dare loro solo l’opportunità di rimettersi in gioco. Per fare ciò occorre una legge che risponda ai loro problemi e valorizzi le loro potenzialità.