Nuovo sciopero di due ore stamattina, martedì 20 ottobre, alla Caprari di Modena, con presidio davanti all’azienda su via Emilia Ovest dalle 9.30 alle 11.30. L’iniziativa è stata decisa da Fiom Cgil e Uilm Uil assieme alla Rsu, per il perdurare dello stallo delle trattative sul rinnovo del contratto aziendale, scaduto nel dicembre 2014.
“Non si stanno facendo passi avanti – denunciano i sindacati –, poiché anche l’incontro previsto ieri è stato sospeso dall’azienda che definisce lontane le posizioni”. La distanza incolmabile è sul salario legato al premio di risultato, e in particolare sulla richiesta di adeguare le cinque tranche di salario fisso da 170 a 250 euro, oltre al consolidamento del 25% della media del premio di risultato dei prossimi tre anni. “Non si capisce perché richieste di salario ben maggiori di queste siano state accolte in recenti rinnovi contrattuali di aziende metalmeccaniche modenesi, mentre alla Caprari si continua da oltre sei mesi a rifiutare un confronto” – afferma Massimo Valentini, della Fiom locale.
Se sul salario le posizioni sono distanti, si sono invece fatti passi avanti sia sulle parti normative, e in particolare sugli investimenti in salute e sicurezza, sia sulle richieste di stabilizzazione dei contratti di somministrazione sia sul Jobs act e i licenziamenti illegittimi, su cui si è avviato un confronto, lasciando cadere alcuni tabù. Sindacati e lavoratori chiedono perciò la riapertura immediata di un vero confronto sul contratto, affinché si giunga alla firma entro Natale, come tutti a parole dicono di volere, a cominciare dall’azienda.