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“Una nuova governance dell'Inps ispirata a logiche di funzionamento, servizio, trasparenza, legalità e merito, che assicuri la continuità dei servizi e migliori la vita dei cittadini e delle aziende, tanto più in un momento così complesso e delicato per il Paese”. Il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, delinea così il perimetro di una nuova governance dell'istituto di previdenza nella relazione introduttiva al convegno, organizzato dalla categoria dei pubblici della Cgil, 'Inps. Occhio al futuro - Quale governance per rispondere meglio alla domanda di stato sociale', alla presenza (tra gli altri) del presidente dell'istituto, Tito Boeri, del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e della leader di corso d'Italia, Susanna Camusso.
Un'impostazione, quella delineata da Dettori, che segue “quella teorica che il vertice dell'istituto sembrerebbe formalmente aver sposato e alla quale deve far seguito l'adozione di azioni chiare, nette, che consentano di riconsegnare all'istituto un ruolo di forte rilievo sociale, universalmente riconosciuto e nel quale i lavoratori possano ritrovarsi al meglio”. E che, soprattutto, “dopo passati comportamenti opachi e autorefernziali, rappresentino l'auspicata discontinuità, tante volte richiesta dalla Cgil, rispetto a un sistema che, nei fatti, ha dimostrato il proprio esito fallimentare”.
Tre i punti indicati dalla segretaria generale della Fp Cgil da affrontare nel quadro di una nuova governance: gli effetti del Jobs Act, il tema della legalità, il fenomeno del contenzioso. Primo punto: “La prossima creazione dell'Ispettorato nazionale del lavoro e dell'Agenzia nazionale per le politiche attive e il lavoro - spiega la numero uno della Fp Cgil - imporranno all'Inps la necessità, condivisa fra le Pa interessate, di riprogettare i processi di collaborazione, integrazione e coordinamento nell'uso dei sistemi informativi, di grande complessità e delicatezza. Un lavoro strategico che non potrà realizzarsi se l'approccio dell'Inps resterà quello dell'uso proprietario della banca dati”.
Secondo punto, la legalità. “Tutta l'attività negoziale dell'istituto - ha detto la numero uno della Fp Cgil - dovrebbe essere improntata a criteri di trasparenza e rispetto delle norme. In questi ultimi anni si è assistito ad affidamenti diretti, senza gara, spesso giustificati dalla presunta unicità del fornitore. Tali affidamenti sono stati ripetutamente oggetto di rilievi da parte del Collegio Sindacale, rilievi rimasti inascoltati. Una gestione non trasparente ha fatto peraltro sì che l’Anac aprisse numerose indagini che vedono interessato l’Inps”.
Terzo e ultimo punto. “Va recuperato il governo attivo del fenomeno del contenzioso, che rappresenta una delle maggiori criticità per l'Inps. L’enorme numero delle cause che vedono coinvolti centinaia di migliaia tra lavoratori e imprese devono far riflettere. Sarebbe certamente più efficace, invece di continuare a predisporre piani straordinari, incidere sulla qualità dei servizi e sull’efficienza, evitando l’insorgere di inutili contenziosi, aumentando il ricorso all’autotutela”. Tre punti da implementare secondo la linea segnata da presidente dell'Inps. “Abbiamo registrato in questi mesi di presidenza affidata al professor Boeri - ha affermato Dettori - un deciso cambio di rotta rispetto alle passate gestioni. Il governo di questa complessa eppur centrale 'istituzione' deve muoversi all'interno di due linee: partecipazione e trasparenza. Va messa al bando una pratica fatta di opacità, di autoreferenzialità e di verticismo e praticare il cambiamento, quello che noi decliniamo a partire dalla centralità e dal valore del lavoro, che noi pensiamo possa e debba iniziare nella partecipazione dei lavoratori e nella trasparenza dei processi”, ha concluso.