“Urge una nuova governance degli enti previdenziali”. È quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, nel ricordare che “il governo, nell'ultimo consiglio dei ministri, ha nominato, senza il parere della commissione parlamentare, il nuovo commissario dell’Inail”.

Per Lamonica, “di commissario in commissario, in tutti gli enti previdenziali si è affermata una gestione monocratica incompatibile con la natura e le finalità cui gli enti stessi devono rispondere”. “Il processo di accorpamento dentro l’Inps di Inpdap e Enpals – prosegue – ha addirittura previsto una norma che blinda l’attuale presidente fino al 2014, e il processo di costruzione del nuovo ente si sta svolgendo nella più assoluta opacità e indeterminatezza, senza alcun piano industriale e alcun confronto con le parti sociali”. Visto che il nuovo ente avrà un bilancio di oltre 700 miliardi, 33mila dipendenti e la banca dati più importante del paese, i rischi sono evidenti.

Lamonica sottolinea inoltre come il ministro del Welfare non abbia mai inteso “avviare un confronto, mentre la stessa commissione Lavoro della Camera ha sottolineato l’esigenza di una vera discussione sull’assetto della governance”. “Riteniamo non più rinviabile questa esigenza – conclude – e ribadiamo l’urgenza di definire un assetto di funzioni e poteri che risponda all’obiettivo di restituire trasparenza e partecipazione e superi i problemi di democrazia e rappresentanza che si stanno evidenziando agli occhi di tutti, compresa la Corte dei Conti”.