Inflazione di nuovo in aumento. A marzo risale infatti al 3,3%. Ma a destare allarme è soprattutto la crescita record del tasso relativo al cosiddetto carrello della spesa, arrivato al 4,6%. Gli aggravi per le famiglie saranno di conseguenza di più di 1.334 euro annui, di cui oltre 221 solo nel settore alimentare – se si guarda agli aumenti denunciati Dall’Istat –.
“Si tratta di cifre insostenibili – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti rispettivamente di
Federconsumatori e Adusbef –. Le famiglie, solo nel corso dell’ultimo anno, hanno già conosciuto una caduta del potere di acquisto del -2,8”. È fra l’altro inspiegabile, proseguono, “che i prezzi al consumo crescano a questi livelli mentre quelli alla produzione sono in calo”.
Indispensabile, dunque, concludono Trefiletti e Lannutti, “intervenire al più presto principalmente per rilanciare il potere di acquisto delle famiglie e per la necessaria ripresa economica del paese, avviando maggiori controlli sulle filiere, per contrastare speculazioni sui prezzi; calmierando la tassazione sui carburanti anche attraverso il meccanismo dell'accisa mobile; portando avanti con determinazione misure di rilancio dell’economia; annullando infine il nuovo aumento dell’Iva al 23%”.
Inflazione: consumatori, sulle famiglie ricadute gravi
In un anno 1334 euro in più, 221 solo per i prodotti alimentari, denunciano Federconsumatori e Adusbef
30 marzo 2012 • 00:00