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Quello comunicato oggi dall'Istat è l'undicesimo calo consecutivo a livello tendenziale (ovvero rispetto allo stesso mese dell'anno precedente) per l'industria italiana. L'istituto di statistica ha registrato infatti nel mese di luglio 2012 un nuovo dato negativo, con la produzione che si è contratta dello 0,2% su giugno (dato destagionalizzato) e del 7,3% rispetto a luglio 2011.
Nella media dei primi sette mesi dell'anno, la produzione è diminuita del 7,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a luglio, una crescita tendenziale per il solo comparto dell'energia (+2,4%). Cali significativi si registrano per i beni strumentali (-9,7%) e per i beni intermedi (-7,7%), mentre segnano un calo più contenuto i beni di consumo (-6,8%).
Nel confronto tendenziale, l'unico settore in crescita è quello della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+3,6%). Le diminuzioni più ampie si registrano per i settori delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-15,5%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-9,8%), dell'industria del legno, della carta e stampa (-9,7%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,5%).
Per quanto riguarda gli autoveicoli a luglio la produzione segna una contrazione annua del 9,9%, mentre nei primi sette mesi del 2012 la caduta tendenziale risulta pari al 18,7%.