Due punti di vista, quello della critica e quello del fotografo, per una storia fatta di scatti e inquadrature: visi, piazze, eventi storici ufficiali e retroscena saranno al centro dell’incontro tra la storica e critica della fotografia Roberta Valtorta e il fotoreporter Uliano Lucas. Il loro sarà un dialogo che metterà al centro il Novecento, visto attraverso la lente comune della fotografia. L’appuntamento, organizzato dal Museo delle Storie di Bergamo in collaborazione con la Biblioteca “Di Vittorio” della Cgil provinciale, è per giovedì 11 gennaio, dalle ore 18, nella sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo (ingresso libero e gratuito). Ha per titolo “Novecento tra storia e fotografia” ed è parte del ciclo “Novecento in dialogo”, un’iniziativa con cui il Museo delle Storie chiama alcuni dei principali storici italiani a ripercorre la storia del Novecento attraverso le forme espressive che hanno caratterizzato questo secolo. A dialogare insieme a loro, esponenti del mondo artistico contemporaneo che hanno utilizzato le forme narrative della fotografia, del cinema, della tradizione orale e della letteratura.
“Sia Roberta Valtorta che Uliano Lucas hanno collaborato in maniera preziosa con la nostra biblioteca in passato. Credo siano in molti a ricordare la mostra ‘Lavoro/lavori’ di Lucas che proponemmo nel 1999 al Teatro Sociale”, ha spiegato oggi Eugenia Valtulina, responsabile della Biblioteca “Di Vittorio” della Cgil di Bergamo. “La fotografia ha interessato molte delle proposte sia espositive che letterarie del nostro centro, fin dalla sua nascita: siamo stati, quindi, particolarmente contenti quando Roberta Frigeni, direttrice del Museo delle Storie, ci ha proposto di partecipare a questo appuntamento”.
Roberta Valtorta è una storica e critica di fotografia, membro del direttivo della Sisf (Società italiana per lo studio della fotografia) e del comitato scientifico della rivista Rsf, ha curato il progetto Archivio dello spazio della Provincia di Milano, ha collaborato alla costruzione degli archivi fotografici della Regione Lombardia, ha diretto la collana di libri fotografia Art& (Udine), ha ideato il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo-Milano assumendone la direzione scientifica dal 2004 al 2015. Ha tenuto corsi universitari a Udine, Roma, Milano, e insegna ininterrottamente dal 1984 presso il Centro Riccardo Bauer di Milano. Ha curato molte mostre in Italia e in Europa e pubblicato numerosi saggi teorici e storici sulla fotografia come bene culturale, espressione artistica, strumento di lettura del territorio.
Uliano Lucas è nato a Milano nel 1942 da una famiglia operaia. I primi anni lo vedono fotografare le atmosfere della sua città, la vita e i volti degli scrittori e pittori suoi amici – Enrico Castellani e Costantino Guenzi, Piero Manzoni e Arturo Vermi – ma anche raccontare i nuovi fermenti nella musica e nello spettacolo. Poi arriva il coinvolgimento nelle riflessioni politiche scaturite dal movimento antiautoritario del ’68 e l’impegno in una lunga campagna di documentazione sulle realtà e le contraddizioni del proprio tempo: l’immigrazione in Italia e all’estero, la distruzione del territorio legata all’industrializzazione, le proteste di piazza degli anni ’68-’75, il movimento dei capitani in Portogallo e le guerre di liberazione in Angola, Eritrea, Guinea Bissau. Collabora negli anni con testate come Il Mondo, Tempo, L’Espresso, L’Europeo, Vie nuove, La Stampa, Il manifesto, Il Giorno, o ancora con Tempi moderni di Fabrizio Onofri, Abitare di Piera Pieroni, Se – Scienza e Esperienza di Giovanni Cesareo e con tanti giornali del sindacato e della sinistra extraparlamentare. A servizi sull’attualità e sul mondo dell’arte e della cultura, alterna reportage, che spesso sfociano in libri, su temi che segue lungo i decenni: dalle trasformazioni del mondo del lavoro, alla questione psichiatrica. Nei primi anni ’90 collabora intensamente con la rivista King, con il Corriere della Sera e il suo supplemento Sette ed è coinvolto da Guido Vergani e Paolo Mereghetti nelle inchieste sulla Grande Milano delle pagine cittadine di Repubblica. Nell’ultimo quindicennio si dedica a inchieste di ampio respiro condotte insieme a giornalisti, sociologici e storici.