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Troppa distanza tra la parti nella trattativa sul contratto integrativo per i lavoratori e le lavoratrici di Ikea. "Inevitabile la proclamazione di un nuovo pacchetto di ore di sciopero, ben 24, da gestire a livello locale, con iniziative che verranno decise di volta in volta": lo annunciano i sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, dopo la rottura del confronto con la multinazionale svedese.
"La situazione è senz’altro complessa e probabilmente inedita - spiegano i sindacati - ma ormai la vertenza Ikea ha assunto un carattere del tutto originale". "L'azienda ha annunciato da settembre l'effettiva disdetta unilaterale del contratto Integrativo, avvenuta in maggio, e ha riconfermato una posizione rigida e indisponibile a rivedere le voci più critiche - spiegano ancora Filcams, Fisascat e Uiltucs - ribadendo la propria necessità, non più procrastinabile, ad effettuare cambiamenti dell'attuale sistema contrattuale" e dichiarando "la propria volontà di fermare la trattativa auspicando condizioni più favorevoli all'individuazione di soluzioni condivise", dicono ancora i sindacati che respingono nuovamente al mittente le accuse dell'azienda di totale indisponibilità.
"La nostra volontà di negoziare non è venuta mai meno - sottolineano - ma vi sono elementi di merito ancora insormontabili". I nodi sul tavolo restano quelli del taglio alla maggiorazione per le domeniche e i festivi , la rimodulazione del premio aziendale e il cosidetto progetto Time che rivede il sistema di gestione dei turni e degli orari. Ora le assemblee dei lavoratori discuteranno nel merito delle proposte, mentre per il prossimo 7 settembre è stato già fissato un nuovo coordinamento unitario per valutare l'esito delle iniziative di mobilitazione e condividere future iniziative volte alla ripresa del negoziato.
Certo è, concludono i sindacati nella nota unitaria, che "i lavoratori hanno già manifestato con le iniziative diffuse sul territorio la loro forte contrarietà a ipotesi di taglio lineare delle retribuzioni: per loro questa sarà un’estate di mobilitazione, a difesa del loro contratto".