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Il Tribunale di Milano, sezione Lavoro, ha confermato l'ordinanza che riconosceva la legittimità della decisione di Ikea di interrompere il rapporto lavorativo con Marica Ricutti, la lavoratrice madre di due figli piccoli di cui uno disabile e separata. La donna aveva ricorso contro il licenziamento ritendendo invece il provvedimento "discriminatorio" da parte della multinazionale.
Il giudice di primo grado ha rilevato che "i fatti disciplinarmente rilevanti contestati dalla datrice di lavoro sono pienamente confermati", rifacendosi integralmente all'ordinanza con cui un altro suo collega aveva respinto la richiesta di reintegro.
Ma la vicenda giudiziaria non finirà qui, Marco Beretta, segretario generale della Filcams Cgil Milano, ha spiegato che ci sarà un ricorso in appello contro la conferma del licenziamento di Marica Ricutti, atto che il sindacato ritiene "sproporzionato e ingiusto".