“Le grosse aziende dovrebbero mantenere i loro ordini alle ditte di componenti del Modenese colpite dal sisma. Quello che è accaduto si inserisce in una crisi mondiale che diversamente, rischia di non far più ripartire il tessuto industriale della zona. Ma sulla fretta di ripartire di cui si parla oggi non si può speculare, e lo dimostra il fatto che sotto le macerie sono rimasti anche molti titolari, non solo operai. Qui l’azienda è come casa per l’imprenditore e la casa come un prolungamento dell’azienda. La sicurezza viene sempre prima di tutto, e la seconda scossa forte di terremoto non se la poteva aspettare nessuno”.
Guidalberto Guidi, patron della bolognese Ducati energia ed ex vice presidente di Confindustria, intervistato da L’Unità commenta così questa fase del dopo terremoto e lancia un appello. “Sono le aziende a doversi rendere conto della situazione, e anche con qualche sacrificio riuscire ad organizzarsi con una sorta di ‘ponte’ di forniture, in attesa di potersi di nuovo rivolgere alle ditte chiuse per terremoto. E poi le ditte che vanno bene dovrebbero tenersi tutto il personale, non licenziare. Del resto, chi può lo sta già facendo nella nostra zona”.
Guidi, lasciate le commesse in Emilia e bloccate i licenziamenti
1 giugno 2012 • 00:00