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In Grecia si profila un nuovo innalzamento dell'età pensionabile da 65 a 67 anni. L'ipotesi allo studio del governo rientra nelle trattative con la troika (Ue, Bce e Fmi) su un pacchetto di circa 11,5 miliardi di euro di tagli alla spesa pubblica. Lo riferisce oggi il quotidiano Kathimerini, ripreso dall'Ansa, citando fonti vicine all'esecutivo secondo le quali il governo di coalizione guidato dal premier Antonis Samaras sarebbe pronto a fare tale modifica come parte del pacchetto di austerità richiesto dai creditori internazionali.
La Grecia ha già revisionato il suo sistema pensionistico nel 2010, ma un nuovo aumento dell'età pensionabile porterebbe a un risparmio di un miliardo di euro l'anno. Il governo, secondo le fonti, ritiene che una modifica in tale direzione sarebbe un passo meno doloroso piuttosto che cercare di risparmiare in altri modi. “La troika deve accettare le nostre misure meno severe quando due terzi del pacchetto proviene già da tagli a salari, pensioni e sussidi”, ha detto una fonte del governo, aggiungendo che è probabile che l'aumento dell'età pensionabile sia più facile da accettare per tutti i membri della coalizione di governo, piuttosto che “altre misure estremamente dure” che dovrebbero essere adottate per risparmiare un miliardo di euro.
Tuttavia il governo deve ancora affrontare alcune scelte difficili. Una delle opzioni prese in considerazione, scrive sempre il giornale, è un ulteriore abbassamento della soglia di esenzione fiscale, già ridotta lo scorso anno, che attualmente è a 5.000 euro. Nel quadro di una riforma del sistema fiscale, la troika ha proposto ad Atene di introdurre solo quattro fasce di reddito: con un imposta del 18% per coloro che guadagnano fino a 22mila euro, del 35% per i redditi fra i 22mila e i 45mila euro, del 40% per quelli fra i 45mila e i 100mila euro e del 45% per i redditi oltre i 100mila euro.
Intanto, è pronta la lista lista di 40 tra isole e isolotti disabitati da concedere in affitto a privati o imprese per un periodo da 30 a 50 anni: lo ha detto, in un'intervista a Bloomberg, il direttore esecutivo dell'Ente ellenico per la privatizzazione delle proprietà statali (Taiped), Andreas Taprantzis. La lista comprende isole di una superficie che varia dai 500mila ai tre milioni di metri quadri che potrebbero essere valorizzate come località turistiche di alto livello. Le privatizzazioni hanno lo scopo di recuperare 19 miliardi di euro entro il 2015 e 50 miliardi entro il 2020.