Pensioni

L'evento più importante della settimana è senza dubbio l'ultimo, quello di sabato 2 aprile, quando Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza per una serie di manifestazioni territoriali in tutto il paese. L'obiettivo è quello di portare avanti la vertenza sulla pensioni dopo le mancate risposte del governo. Si tratta di una iniziativa messa in piedi dopo la stesura di una piattaforma unitaria e l'apertura della vertenza nazionale per difendere le pensioni, ma anche per difendersi dall'attacco alle pensioni di reversibilità e per avanzare concretamente le proposte della piattaforma. Il testo unitario chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale, di dare lavoro ai giovani, tutelare le pensioni in essere, rafforzare la previdenza complementare.  Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre pensioni dignitose per i giovani, per i lavoratori precari e discontinui, accesso flessibile al pensionamento, il riconoscimento del lavoro di cura e la diversità dei lavori. Il governo finora non si è dimostrato aperto al confronto, quindi sono state organizzate manifestazioni territoriali in tutta Italia.  Per il Veneto la manifestazione sarà a carattere regionale e si terrà nel centro storico di Venezia, con il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Vertenze

La scorsa settimana c'è stata a Pescara una conferenza stampa congiunta dei sindacati della funzione pubblica della Regione Abruzzo, in cui è stato annunciano lo stato di agitazione. Cgil, Cisl, Uil e Ugl Funzione Pubblica si sono detti d'accordo sul fatto che la macchina amministrativa si è rivelata un grande caos e manca di un progetto preciso e di un disegno organico per il rilancio dell'economia regionale. Anche in virtù di queste posizioni, la direzione generale della Regione Abruzzo ha però convocato i sindacati per martedì 29 marzo a L’Aquila, per discutere del Fondo per il salario accessorio e per avviare un confronto.

Sarà invece firmato il prossimo 30 marzo presso la Regione Marche, il protocollo di intesa tra i sindacati e la proprietà della Antonio Merloni Cylinder Ghergo Group. Il testo salvaguarda i posti di lavoro, e prevede anche l’incremento della produzione. E' il risultato di un incontro che si è tenuto la scorsa settimana nel Comune di Matelicae dello sciopero dello scorso 7 marzo contro la mancanza di chiarezza della proprietà, che aveva annunciato la vendita della vecchia linea produttiva, per sostituirla con una più piccola. Di qui le proteste, il successivo annuncio un incremento della produzione e il protocollo d'intesa.

Situazione meno rosea alla Bistefani di Casale Monferrato. L'amministratore delegato della Bauli a fine dicembre aveva garantito il futuro della fabbrica, poi a gennaio ha iniziato a fare discorsi diversi, paventando lo spostamento dello stabilimento a Verona. DI conseguenza i sindacati hanno proclamato otto ore di sciopero per il 30 e il 31 marzo, chiedendo un tavolo nazionale a Roma al ministero dello Sviluppo Economico. Se non si dovesse trovare un accordo soddisfacente – hanno annunciato i lavoratori – c'è la possibilità di occupare la fabbrica.

Sciopero anche alla Italcementi. Dopo lo sciopero di 4 ore della sede centrale di Bergamo lunedì scorso, è stato proclamato un pacchetto di 16 ore di interruzione del lavoro a livello nazionale. La nuova mobilitazione sarà decisa nel dettaglio il prossimo 1° aprile, quando si riunirà a Roma il Coordinamento Nazionale delle Rsu/Rsa Italcementi. Lì verranno definite anche le modalità dei nuovi scioperi decisi e da attuarsi in tutti i luoghi di lavoro del Gruppo. Il 31 marzo, intanto,  Heidelberg Cement comunicherà la struttura organizzativa del nuovo Gruppo a livello internazionale. 

Non si arrendono nemmeno i lavoratori Almaviva, dopo la conferma da parte dell’azienda di 1670 esuberi a Palermo, quasi 3 mila in tutta Italia. La Regione Sicilia ha fissato due incontri, per il prossimo 31 marzo a Roma con i vertici dell'azienda, e il 1 aprile con i sindacati, per discutere delle procedure di mobilità. Servono i fondi necessari per garantire gli ammortizzatori sociali fino al 2017 e soluzioni per dar una sferzata al settore. Il governo, inoltre, ha chiesto all’azienda una moratoria dei licenziamenti impegnandosi ad attivare sanzioni e fare in modo che le clausole sociali vengano applicate e gli appalti non siano più al massimo ribasso ma seconda l’offerta economicamente più vantaggiosa. 

Rinnovo contratti

Mercoledì 20 aprile sarà sciopero dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto. Il 24 marzo, infatti, i presidenti di Federmeccanica e Assistal hanno ribadito le posizioni fino a ora emerse al tavolo della trattativa, senza introdurre novità. Il 30 marzo, quindi, è stato confermato l'avvio dei lavori della commissione tecnica sull'inquadramento. A partire dal 31 marzo sono già stati calendarizzati gli attivi regionali unitari dei sindacati Fim, Fiom e Uilm e contemporaneamente si svolgeranno assemblee unitarie in tutti i luoghi di lavoro per discutere dell'andamento del confronto e preparare lo sciopero.