"Il giorno della memoria cade anche quest’anno in un’atmosfera guastata da coloro che si ostinano a volerla rimuovere. I pacchi recapitati alla Sinagoga di Roma, l’epiteto infamante contro il presidente della comunità ebraica Pacifici e le scritte antisemite apparse oggi sui muri della città sono la dimostrazione di quanto strada debba ancora fare la coscienza collettiva nel maturare la consapevolezza di ciò che è stato: il 27 gennaio di 69 anni fa l’Armata rossa liberò il campo di Auschwitz rivelando al mondo l’orrore del genocidio compiuto dai nazisti. Nonostante questo, c'è ancora chi nega l'Olocausto, chi alimenta con gesti infamanti la lunga catena dell'odio che riporta indietro anni luce, che impedisce al nostro paese di essere un paese civile". Così Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio.

"La memoria - continua - dovrebbe essere considerata in se stessa un bene da tutelare. Occorre lavorare ogni giorno, ognuno per il proprio ruolo, per mantenerla viva, sviluppando la cultura del rispetto e della tolleranza soprattutto tra i giovani. La Cgil, come sempre, non mancherà di fare la sua parte".