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“Il vero Jobs Act di cui avrebbe bisogno il Paese è un Piano straordinario per la manutenzione del territorio e la messa in sicurezza del costruito, creando occupazione di lungo periodo e favorendo la crescita di imprese specializzate ed innovative". Lo ha affermato Alessandro Genovesi, segretario Generale della Fillea Cgil, intervenendo agli "Stati generali della Cgil per la manutenzione del territorio e lo sviluppo delle aree interne", sono svolti in corso d'Italia oggi (martedì 9 gennaio).
Secondo il segretario generale Fillea "occorre ripartire da una vera Casa Italia, programma pluriennale di interventi coordinati e di risorse significative, per mettere in sicurezza il territorio e il patrimonio edificato. In termini energetici, anti sismici, di salubrità e di riconversione dei materiali. Un volano per rendere attrattive le nostre aree interne, attrarre investimenti e valorizzarne le vocazioni produttive”.
“Si può fare tutto questo a patto, però - ha proseguito Genovesi - di farne una priorità all’interno delle scelte di bilancio, coordinando il buono che c’è (pensiamo a tutti gli strumenti per incentivare la domanda privata: eco bonus, bonus ristrutturazioni, bonus sismico, nuove norme tecniche), migliorandolo (va generalizzata la cedibilità dei crediti alle banche, va incentivata la qualificazione delle imprese) e inserendolo in una strategia più ampia che vada da “Connettere l’Italia” del Mit ad “Italia Sicura” al “Piano Scuole” fino a una maggiore selettività delle risorse comunitarie e alla qualificazione delle stazioni appaltanti e del relativo personale”.
Una scelta così lungimirante, ha continuato Genovesi, "è realizzabile grazie a una produzione normativa che dal nuovo Codice degli appalti alle stesse normative per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma 2016, anche per il positivo lavoro del commissario Errani prima e De Micheli poi, metta al centro la qualità del territorio, la selezione di impresa, il rispetto dei contratti collettivi, la lotta al lavoro nero. Servono però più investimenti - avverte il leader della Fillea - serve un confronto costante tra istituzioni, forze produttive e comunità locali. Serve un maggiore protagonismo delle Regioni. Serve completare un quadro di norme efficaci contro la criminalità e l’illegalità (dopo il nuovo codice antimafia mancano ancora le terze linee guida da parte del ministero degli Interni sul cratere). Come al solito la Fillea Cgil e il sindacato tutto faranno la propria parte, con proposte e disponibilità per portare avanti una strategia al servizio dello sviluppo del Paese”, ha concluso il numero uno deli edili Cgil.