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Oggi (10/2) i lavoratori dell’Abb degli stabilimenti di Sestri ponente e di Molo Giano nel Porto di Genova sono scesi in sciopero per protestare contro la prima fase del piano di ristrutturazione mondiale varato da Abb denominato white collar productivity. "Il piano - si legge in una nota della Fiom Cgil di Genova - prevede un risparmio fino a un miliardo di dollari nel settore delle attività impiegatizie a livello globale, con delocalizzazioni di attività in paesi a più basso costo della manodopera".
Lo sciopero, indetto da Fim, Fiom e Uilm per tutto il gruppo a livello nazionale, intende "contrastare i primi effetti del piano sul territorio italiano, a partire dallo spostamento di alcune attività amministrative in Polonia, che hanno prodotto i primi esuberi nell’area di Sesto san Giovanni, esuberi che per la prima volta in Italia, non vogliono essere trattati dall’azienda in maniera condivisa".
"Le successive fasi del piano, che l’azienda ad oggi si rifuta di illustrare nella sua visione d’insieme - conclude la nota della Fiom - lasciano intravedere possibili ulteriori cessioni di attività che potrebbero coinvolgere anche il territorio genovese".