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Rapporti sempre più tesi alla Berco di Copparo (Ferrara). Dopo il rinvio al 5 ottobre prossimo da parte dell’azienda dell’incontro fissato per giovedì 22, sindacati e Rsu hanno indetto per oggi (venerdì 23 settembre) uno sciopero di otto ore dei 1.500 dipendenti. “Un comportamento inaccettabile” commentano Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, rimarcando come “la scelta aziendale di spostare l'incontro sia da imputare principalmente all'impossibilità di poter dare indicazioni precise relativamente alla nostra richiesta di un report sull'attività svolta nei mesi scorsi in Berco da Boston Consulting e sulle linee d'indirizzo futuro che l'azienda intende intraprendere”.
L’impresa metalmeccanica, specializzata nella produzione di componenti e sistemi per macchine utensili e movimento terra (dal 1999 fa parte del gruppo ThyssenKrupp), attraversa da mesi una fase di grande incertezza, e ha affidato alla multinazionale statunitense di consulenza di management Boston Consulting la responsabilità di disegnare la riorganizzazione gestionale interna. Fase di incertezza, ha spiegato ai sindacati l'amministratore delegato Sven Arend nell’incontro del 13 giugno scorso, dovuta alla crisi del mercato internazionale, al decremento degli ordinativi negli Stati Uniti e in Asia, al calo del fatturato complessivo. E che fa temere a Fim, Fiom e Uilm una nuova ondata di esuberi, dopo le 620 uscita incentivate di pochi anni fa.
I sindacati rilevano che le problematiche aziendali sono molte: “disorganizzazione del lavoro, decisioni aziendali tra loro contraddittorie, contrattazione aziendale, situazione produttiva a fronte del calo dei fondamentali mercati di riferimento e conseguente forte timore di ripercussioni sociali”. Ma rivendicano “il contributo dato dalle lavoratrici e dai lavoratori, a partire dalla ristrutturazione del 2013, con i licenziamenti e la rinuncia a una parte importante del salario (ndr. quest’ultima avvenuta nell’ottobre 2015)”, a testimonianza del “grande senso di responsabilità per la tenuta occupazionale e per dare una prospettiva produttiva positiva all'azienda”. È ora fondamentale, concludono i sindacati, che “altrettanto senso di responsabilità lo dimostri Berco. Sulla contrattazione e sulle problematiche aziendali, Fim, Fiom, Uilm e Rsu non accetteranno scorciatoie o ricette di ulteriori sforzi e rinunce per i lavoratori”.