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"L’approvazione da parte della Commissione europea della fusione fra Wind e 3 Italia mette fine ad una fase particolarmente lunga di incertezze sullo sbocco del progetto di join venture fra due dei quattro attuali operatori di telefonia mobile italiani. Il parere favorevole della Commissione non era affatto scontato e rappresenta, di per sè, un’occasione importante di crescita degli investimenti per un settore strategico per lo sviluppo del Paese". È quanto afferma Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil.
"Qualche perplessità la desta, invece, la condizione posta dalla Commissione per il via libera all’operazione, ovvero la nascita di un nuovo quarto operatore di telefonia mobile nel Paese attraverso la cessione di asset da parte di Wind e 3 italia. Per quanto ci riguarda abbiamo sempre valutato con favore l’ipotesi di fusione intendendola come un segnale positivo da parte di importanti investitori stranieri in Italia ed un’occasione di consolidamento di un settore che doveva, necessariamente, uscire dalla fase di forte competitività dei prezzi che lo ha contraddistinto in questi anni per entrare in una fase di maggiore focalizzazione sull’innovazione e la creazione di valore aggiunto", continua il sindacalista.
"Di fatto, l’ingresso in Italia di un nuovo ulteriore gestore di telefonia mobile rischia di ridimensionare il valore del processo di consolidamento, riaccendendo una dinamica di compressione delle tariffe che non sempre ha generato effetti positivi nel settore, rischiando di vanificare in qualche caso, paradossalmente, gli effetti positivi per la clientela stessa. Ora è importante iniziare quanto prima il confronto con la nuova realtà industriale per comprenderne appieno le linee di sviluppo e verificarne i ritorni sul nuovo perimetro occupazionale. In questi anni, Wind e 3 Italia sono state aziende che hanno investito su un sistema di relazioni industriali maturo che ha saputo gestire, nel rispetto dei ruoli, fasi anche molto complicate. Ci aspettiamo che il nuovo soggetto confermi questa impostazione a partire dal prossimo confronto sulla procedura di fusione", conclude il dirigente sindacale.