"Il voto di oggi dei lavoratori della Franco Tosi meccanica rappresenta una grande prova di maturità e partecipazione democratica. Nelle votazioni, che si sono svolte tra ieri e oggi, hanno avuto modo di pronunciarsi 304 lavoratori: hanno votato sì in 262 (87,6%), poi ci sono stati 37 no (13,4%), due astenuti e tre schede nulle. Vale la pena ricordare che il primo referendum confermativo della bozza di accordo sulla Franco Tosi, richiesto separatamente da Fim e Uilm - che aveva incontrato la netta contrarietà da parte dei delegati Fiom -, era stato bocciato sonoramente, il 27 aprile scorso, con 122 no, 97 sì e 1 scheda bianca". Così la Fiom Lombardia in un comunicato.

“Il numero più elevato dei lavoratori, che hanno espresso liberamente e massicciamente il loro gradimento rispetto all'intesa raggiunta, conferma la sostanziale diversità di questa ipotesi di accordo, rispetto a quella firmata separatamente, ed è evidente non solo che i lavoratori hanno respinto un'ipotesi separata, ma che hanno apprezzato i notevoli punti di miglioramento del testo, nonostante oggi c'è chi ha voglia di fare apparire gli accordi simili tra loro. Erano forse gli stessi che gridavano al fallimento della Franco Tosi e all'abbandono del tavolo da parte della Presezzi, una volta respinta la prima bozza di accordo. È un'impostazione che va combattuta per onestà intellettuale”, afferma Mirco Rota, segretario generale della Fiom lombarda.

“Bisogna sottolineare con forza che se oggi c'è un accordo, lo si deve ai lavoratori che hanno bocciato il referendum precedente. Se non si fosse bocciato l'accordo, tanto per intenderci, non ci sarebbero un piano industriale di cinque anni e le assunzioni a tempo indeterminato; non ci sarebbero le garanzie per i pensionabili; non ci sarebbe il diritto alla mensa; non ci sarebbe l'impossibilità, da parte dell'azienda, di licenziare nei cinque anni. È fin troppo evidente, che con questo voto che i lavoratori hanno apprezzato, non solo i passi in avanti in una trattativa difficile e a tratti estenuante, ma soprattutto il tenace lavoro fatto dalla Fiom con i suoi delegati nel corso di tutta la vertenza. Per noi, tutto ciò rappresenta un punto di partenza importante. Pretenderemo che la nuova proprietà inizi a portare da subito lavoro e investimenti per rilanciare la Franco Tosi”, conclude il dirigente sindacale.