“Non era più rinviabile la nomina del presidente di Ama. Speriamo che questa scelta porti la serenità necessaria per affrontare i problemi che abbiamo di fronte, dopo il caos di questi giorni. Serve in fretta un direttore generale e un progetto di rilancio complessivo per l’azienda, che la porti ad essere un soggetto industriale pubblico, autonomo e al servizio della Capitale. Aspettiamo di misurare sul campo il nuovo presidente di Ama e archiviamo come uno spiacevole scivolone la dichiarazione del presidente della commissione ambiente in Campidoglio, Daniele Diaco. Un incidente di percorso”. Con queste parole, Natale di Cola, segretario della Fp Cgil Roma e Lazio, commenta l’imminente nomina di Alessandro Solidoro a presidente di Ama spa.
“Ama non è un’azienda in crisi. È in difficoltà e va rilanciata. Quando si parla di un argomento sensibile, chi ricopre incarichi pubblici, deve conoscere la situazione e misurare le parole. Sarebbe gravissimo se avessero nominato un liquidatore, perché a Roma serve un manager che operi il rilancio. Dai primi incontri con la Giunta Raggi, abbiamo avuto la garanzia che Ama resta un soggetto pubblico da rendere efficiente – conclude il dirigente sindacale –, e su questo piano ci confronteremo e faremo la nostra parte”