"Apprendiamo con rabbia e stupore che sul canale You tube siderweb (poi ripreso da La Pressa di Modena) Paolo Zardo, amministratore delegato di Vdp Padova, socia delle Fonderie cooperative di Modena, nel luglio 2016 ha confermato pubblicamente l'intenzione di chiudere definitivamente il sito produttivo modenese nel 2022". È quanto si legge in un comunicato congiunto della Fiom di Modena e Ferrara.
"Quindi, assistiamo, non alla volontà e disponibilità dell'azienda di spostare il sito produttivo in un'area più consona e rinnovando negli impianti di Modena, come ci è sempre stato raccontato sui tavoli di trattativa, ma a un altro scenario, che, se fosse confermato, saremmo di fronte a una vera e propria delocalizzazione che priverebbe il territorio modenese di un'importante azienda. In quest'ottica, sarebbero da valutare anche le ripercussioni sullo stabilimento di Codigoro (Ferrara), che svolge particolari lavorazioni per la produzione finale, e sull'indotto, con il reale rischio della perdita di circa 200 posti di lavoro tra le due province", continua la nota sindacale.
"Riteniamo grave che in tutti questi mesi di discussione Fonderie cooperative non abbia mai nemmeno informato le organizzazioni sindacali dell'esistenza di tale dichiarazione. Non è neppure credibile che nessuno sapesse nulla. Pertanto, chiediamo, anche a fronte della delibera approvata di recente dal Consiglio comunale modenese, di convocare un tavolo congiunto immediato, sia con l'azienda che con le istituzioni, per affrontare e chiarire una volta per tutte quale futuro dovrà avere Fonderie cooperative. Qualora fosse confermata l'intenzione della chiusura definitiva del sito, la Fiom metterà in campo tutte le necessarie iniziative di lotta per contrastarla", chiudono le tute blu della Cgil.