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Dopo 14 mesi di trattativa, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, è stato sottoscritto da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Confartigianato, Cna, Casa e Claai, l’accordo di rinnovo del contratto nazionale dell'artigianato area alimentazione e panificazione, scaduto il 31 dicembre 2015 e che interessa circa 80 mila lavoratori.
I sindacati esprimono soddisfazione per un rinnovo triennale, il primo dopo le linee guida sul modello contrattuale sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, che vede un incremento economico del 3,5% pari a 55 euro a regime per il settore artigiano e di 80 euro per le aziende non artigiane fino a 15 dipendenti e un’una tantum di 150 euro per entrambi i settori.
“L’accordo di rinnovo del Ccnl artigianato area alimentazione e panificazione sottoscritto la scorsa notte da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Confartigianato, Cna, Casa e Claai, segna un importante tassello dei rinnovi contrattuali di questi mesi per la nostra categoria e non solo”. Lo dichiara Ivana Galli, segretaria generale Flai Cgil nazionale. “Esprimiamo soddisfazione per un rinnovo triennale, che è il primo siglato dopo le nuove regole sul modello contrattuale sottoscritte da Cgil, Cisl e Uil.
L’incremento economico del 3,5% - spiega Galli - non è legato ad alcun indicatore variabile e quindi non sono previste verifiche nella vigenza contrattuale, un aspetto che noi consideriamo molto importante e che rappresenta una certezza per i lavoratori. Altri elementi qualificanti sono il rilancio dell’Osservatorio di settore con il monitoraggio degli appalti e sugli investimenti industria 4.0; un pacchetto retribuito di 32 ore per la formazione continua, oltre alla possibilità di utilizzare le 150 ore previste per la formazione, anche per corsi di lingua italiana per i lavoratori stranieri; sul versante del welfare miglioramenti in tema di permessi per congedi parentali con la possibilità di utilizzo anche in modo frazionato in pacchetti di ore”.
“Complessivamente – conclude Ivana Galli - in una stagione di rinnovi che non è certo facile, un rinnovo come quello siglato in queste ore rafforza il potere d’acquisto dei lavoratori e dimostra come in settori caratterizzati da dinamicità e qualità del processo produttivo, frutto anche del contributo dei lavoratori, ci siamo margini di redditività da redistribuire attraverso la contrattazione”.
Positivo anche il giudizio di Franco Martini, segretario confederale della Cgil. “Si continua a lavorare con l’obiettivo di soddisfare i bisogni materiali e garantire i diritti di tutte le componenti del lavoro nel nostro Paese. Nel corso del 2016 e in questo inizio 2017 sono stati rinnovati contratti per oltre tre milioni di lavoratori e lavoratrici, occorre continuare per tutti quei settori in cui non si è ancora riusciti a farlo”.
Il dirigente sindacale, per quanto riguarda il rinnovo raggiunto stanotte, sottolinea che “si tratta del primo nel settore dopo l'accordo sul nuovo modello di relazioni siglato il 23 novembre 2016 con il comparto artigiano”. “L’intesa firmata è coerente con i punti principali in esso definiti - spiega - e rappresenta un contributo importante agli obiettivi di riorganizzazione contrattuale individuati a livello confederale”. “Pertanto - conclude Martini - quella di oggi è una buona notizia in vista della ripresa del confronto tra Cgil, Cisl, Uil e associazioni artigiane, prevista per il 30 marzo prossimo”.