Per esprimere la situazione di difficoltà nella quale versano i lavoratori Esaote e per sollecitare la convocazione al ministero dello Sviluppo economico, lunedì 16 marzo i componenti della Rsu, accompagnati da rappresentanti di Fim e Fiom, hanno incontrato la Vicecapo di Gabinetto della Prefettura di Firenze, Rosa Franca, mentre i colleghi sono rimasti in presidio sotto la sede della Prefettura. Lo riferiscono in una nota Fiom Cgil e Fim Cisl di Firenze.
La delegazione ha fatto presente alla Viceprefetto che "softwaristi giunti a Firenze dalla sede olandese di Esaote due settimane fa, al fine di imparare il lavoro svolto dai colleghi e portarlo avanti, si sono arresi perchè non in grado di gestire il codice sviluppato dai progettisti italiani. Ciò, dimostra che la contrarietà, più volte esplicitata dai sindacati, in merito al trasferimento della Ricerca & sviluppo ha ragioni fondate, poichè le competenze che Esaote ha perso con l'uscita dal reparto di 17 lavoratori su 22 non sono così facili da rimpiazzare, come invece più volte l'azienda ha cercato di far credere", spiegano i sindacati.
"Le preoccupazioni dei lavoratori sono poi amplificate dai mancati investimenti previsti dal piano industriale di Esaote, che dovevano riguardare l’ampliamento del reparto sonde, la creazione del polo logistico e del centro di formazione. Investimenti che, secondo l'azienda, per Firenze dovrebbero compensare la perdita di competenze e personale, riportando così i livelli occupazionali a 232 unità. La Vicecapo di Gabinetto si è fatta carico di esporre la situazione al Prefetto, e insieme ad esso, di avviare una richiesta al Governo per segnalare la situazione, e far sì che possa esser convocato con urgenza un nuovo tavolo in sede ministeriale, a cui poter ribadire la richiesta di ricostituzione del reparto Ricerca & sviluppo a Firenze", concludono Fiom, Fim e Rsu.
Firenze, Esaote: Rsu, Fiom e Fim incontrano viceprefetto
I sindacati: “Ricerca & sviluppo a rischio, i softwaristi olandesi non compensano le conoscenze italiane. È necessario convocare un nuovo tavolo al ministero dello Sviluppo economico”
16 marzo 2015 • 00:00