“La settimana scorsa è stata segnata da alcune prese di posizione di parte padronale che meritano di essere considerate con attenzione”. Fabrizio Potetti, della Fiom Cgil nazionale, dice la sua – in polemica con il segretario dell’organizzazione Maurizio Landini – in merito alle voci circa l’impegno della categoria Cgil alle prossime elezioni del 2013. “In primo luogo – spiega –, Federmeccanica ha ribadito di non aver rinunciato all’idea di poter fare la prossima trattativa contrattuale con tutti i sindacati maggiormente rappresentativi della categoria dei metalmeccanici; e ciò essendo ben consapevole della capacità rappresentativa della Fiom”.

“In secondo luogo – prosegue –, il nuovo presidente di Confindustria, dopo aver sottolineato ripetutamente la necessità di una politica industriale quale strumento per avviare la fuoruscita del nostro paese dalla crisi economica, ha affermato che solide relazioni sindacali sono a loro volta necessarie per impostare e condurre tale politica con successo e che per costruire tali relazioni occorre ripartire dall’accordo Cgil, Cisl, Uil-Confindustria del 28 giugno 2011”.

Alla luce di questi fatti e di queste considerazioni, Potetti ritiene che la Fiom deve impegnarsi sui terreni che le sono più propri, quelli della rappresentanza sindacale e della democrazia sindacale, mirando ad aprire nella categoria una nuova fase di contrattazione unitaria che abbia al suo centro il contratto nazionale. “Il nostro compito è questo – conclude il sindacalista della Fiom nazionale – e non quello di svolgere un’impropria funzione di catalizzatore politico in vista dei prossimi appuntamenti elettorali”.