"Il Jobs act di Governo e Confindustria non è solo una norma, è molto di più. È l’inizio di una nuova stagione che si fonda sull’assoluta centralità dell’impresa e del mercato, dentro e fuori i luoghi di lavoro, e su un processo di riforme istituzionali, gestito in modo autoritario. L’obiettivo è chiaro: lavoratori (per ora, quelli assunti dal 1/3/2015) precari all’infinito, senza diritti, licenziabili anche senza giusta causa (individualmente e collettivamente), ricattabili, sindacato espropriato del suo ruolo di rappresentanza generale". Così la Fiom di Milano in un comunicato, che annuncia lo sciopero di quattro ore, in programma il 25 marzo, in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia. L'agitazione sarà accompagnata da un presidio davanti alla Prefettura. L'appuntamento per tutti i lavoratori è a Milano, in piazza San Babila, a partire dalle ore 9,30. 
 
"Per contrastare l’applicazione dei provvedimenti contenuti nel Jobs act, dobbiamo attrezzarci, dentro e oltre i luoghi di lavoro. Dobbiamo attrezzarci sul terreno contrattuale: per riconquistare un vero contratto collettivo nazionale di lavoro. Dobbiamo attrezzarci sul terreno giuridico: per conquistare un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, anche attraverso un progetto di legge di iniziativa popolare e un percorso referendario per abrogare il Jobs act. Dobbiamo attrezzarci sul terreno sociale: per costruire una coalizione sociale di lavoratori, studenti, precari, disoccupati e tutti coloro (singoli, associazioni, movimenti) che in questi anni si sono battuti e si battono per affermare i valori e i principi della Costituzione", recita ancora la nota sindacale dei metalmeccanici della Cgil.