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"La messa a regime della nuova linea di produzione, unitamente a quella della Grande Punto, determina il fatto che lo stabilimento Fca Sata di Melfi produce tre modelli (Grande Punto, Jeep Renegade e Fiat 500X).
La Fiom, che in questi anni ha sempre sostenuto la necessità di rispondere con investimenti alla crisi, conferma il giudizio positivo sulla scelta relativa alla messa in produzione di nuovi modelli a Melfi, fondamentale ai fini del consolidamento e dell'ampliamento dei livelli occupazionali". Inizia così il comunicato della Fiom Cgil della Basilicata.
"Con tre modelli sulle due linee di assemblaggio presenti - spiega il sindacato - si determina la necessità di adeguare il fabbisogno di manodopera per lo svolgimento delle attività ordinarie di produzione. La decisione comunicata dalla Direzione di Fca di assumere mille nuovi addetti risponde a tale esigenza considerate le produzioni in essere, ma i volumi produttivi attuali dello stabilimento Fca di Melfi possono garantire occupazione stabile e, quindi, il superamento dei contratti precari che l'azienda si accinge ad adottare per le assunzioni annunciate".
Le nuove attività di produzione, inoltre "stanno ripresentando un insieme di questioni proprie delle fasi di avviamento; al contempo stanno riportando in evidenza alcuni specifici problemi connessi all'applicazione nell'organizzazione del lavoro del metodo WCM e dell'ERGO UAS".
"Il comando degli straordinari al sabato e alla domenica sera, l'aumento dei carichi e dei ritmi di lavoro, le disfunzioni che si registrano nel flusso delle diverse fasi produttive, oltre a pregiudicare la salute e la sicurezza stranno provocando una forte sofferenza tra le lavoratrici e i lavoratori. Gli investimenti in nuovi impianti, la modifica dell’organizzazione del lavoro e del sistema delle prestazioni stanno generando un aumento della capacità produttiva dello stabilimento e della produttitività del lavoro".
In considerazione di ciò, la Fiom "ritiene necessario che si apra subito un tavolo negoziale unitario con la direzione aziendale"
"La Fiom propone, innanzitutto alle lavoratrici e ai lavoratori, i seguenti punti rivendicativi:
turni di lavoro: gli assetti produttivi e organizzativi dello stabilimento dovranno essere gestiti attraverso la cessazione degli straordinari comandati, da sostituirsi con un regime di turnazione in grado di assicurare adeguati riposi, attraverso l'introduzione della quarta squadra e la riduzione dell'orario di lavoro;
condizioni di lavoro: il miglioramento delle condizioni di lavoro è un obiettivo raggiungibile, a partire da una verifica delle postazioni e della linea di montaggio, dal ripristino delle pause e dal mantenimento della pausa mensa retribuita nell'orario ordinario di lavoro;
incrementi salariali: la maggiore produttività derivante dalle modifiche introdotte nell’organizzazione del lavoro, l’aumento delle competenze professionali e degli standard qualitativi del prodotto consentiranno all’azienda di conseguire migliori risultati economici che dovranno essere in parte redistribuiti ai lavoratori attraverso il salario, così come il giusto riconoscimento dei disagi derivanti da una modificazione della turnistica;
stabilizzazione dell'occupazione: la cessazione degli straordinari e l'introduzione di una quarta squadra rappresenterebbero scelte che, se adottate, possono garantire al contempo rapporti di lavoro non precari, volumi produttivi e riposi settimanali".
Sono queste le proposte che la Fiom intende sottoporre alla discussione ed al voto dei lavoratori, concludono le tute blu, "per aprire un confronto con Fca finalizzato alla realizzazione di una intesa, da validare democraticamente, improntata al miglioramento delle condizioni di lavoro, del salario e dell’occupazione".