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Ancora un morto, l'ennesimo, in un appalto Fincantieri. Un uomo che stava lavorando su una nave in costruzione è morto a Sestri Ponente: è caduto da dieci metri mentre si trovava su un’impalcatura nel bacino di carenaggio ed è deceduto sul colpo. È successo poco dopo le 19 di ieri (13 giugno).
La vittima si chiamava Salvatore Lombardo, aveva 43 anni, di origine calabrese, abitava con moglie e figli nel quartiere di Marassi a Genova. Era dipendente della Carpenteria Ottaviani, titolare di lavori in sub appalto sulla nave da crociera in costruzione. Lombardo stava compiendo lavori di saldatura al ponte 11 ed è precipitato in quello che sarà il vano ascensore della nave in costruzione. L’operaio avrebbe perso l’equilibrio da una tavola. All’incidente potrebbero avere assistito due fratelli anch’essi dipendenti della stessa ditta e in servizio sulla stessa nave.
Cgil, Cisl e Uil hanno subito proclamato uno sciopero di 24 ore, a partire dalle 6 di stamattina, alla Fincantieri di Sestri Ponente. Si svolgerà anche un presidio davanti all’ingresso dello stabilimento. Tutte le aziende metalmeccaniche di Genova si fermeranno invece per un’ora.
“Ma possibile che non si riesca a svegliare più neanche le coscienze? - si chiede Fabrizio Potetti, responsabile nazionale Fiom per la cantieristica - Cosa deve accadere per far sì che l’azienda apra il confronto con le rappresentanze sindacali e discuta di come fermare questa strage? E il governo che è l’azionista di controllo attraverso la Cassa depositi e prestiti di fronte alla sordità dell’azienda può rimanere inerme?”
“Faremo tutto quanto è necessario - conclude il sindacalista - per affrontare il problema che non può riguardare solo i lavoratori e le loro famiglie, non lo permetteremo.”