Nei giorni scorsi, Fincantieri ha convocato gli Rls di stabilimento per metterli al corrente del fatto che, durante le lavorazioni della Star Breeze, “il materiale relativo alle guarnizioni di alcuni tubi relativi allo scarico dei gas e a uno strato di coibentazione di una linea tubi vapore, presentava caratteristiche che inducevano a sospettare la presenza di amianto”.
L’azienda ha tempestivamente avvisato i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di quanto rilevato a bordo, e di tutte le procedure messe in atto. “Sin da subito – dichiarano Rsu e Rsl di Fiom e Uilm, Serafino Biondo, Giovanni Gerbino e Damiano Gambino –, abbiamo chiesto l’allargamento dei controlli a tutte le parti della nave e la mappatura di tutti i lavoratori fino al quel momento coinvolti nelle lavorazioni di bordo”.
“Sebbene siano state attivate, da parte di Fincantieri, tutte le procedure previste in questi casi – dichiarano Antonio Nobile, Angela Biondi e Vincenzo Comella, segretari generali di Fim, Fiom e Uilm di Palermo –, in attesa di conoscere l’esito delle rilevazioni, in particolare quelle ambientali, abbiamo chiesto subito un incontro, insieme alle nostre Rsu e Rls. Durante la riunione, ci siamo battuti per la sospensione, in via precauzionale, di tutte le attività a bordo, fino a quando gli esiti relativi ai campionamenti non avrebbero chiarito la situazione nel suo complesso”.
Lo stesso giorno dell’incontro, è arrivato il primo esito relativo alle rilevazioni ambientali, che ha indicato l’assenza di dispersione di particelle nell’aria. Ieri, ulteriori risultati, che scongiurano la presenza di amianto su tutta la M/n Star Breeze, e lo limitano alle parti indicate di alcuni tubi nel vano motore. “Il primo risultato, insieme alla messa in sicurezza di tutte le altre parti della nave, ha consentito la ripresa dei lavori, limitatamente alla sezione di nuova costruzione della nave, dove è esclusa la presenza di amianto – continua la nota unitaria del sindacato dei metalmeccanici –. Oggi abbiamo appreso che i risultati delle analisi hanno escluso la presenza di amianto in tutte le parti della nave, ad eccezione di quelle iniziali”.
I lavori riprendono con esclusione della zona motori, che rimane interdetta, in attesa di un piano di bonifica validato dalle autorità competenti, che hanno già iniziato i sopralluoghi. Solo dopo la bonifica, potranno riprendere le relative lavorazioni. “Ci attiveremo anche noi – concludono Fim, Fiom e Uilm –, dopo averlo chiesto all’azienda, per capire se esistono profilassi che, fin da subito, posso essere attuate per i lavoratori potenzialmente esposti”.