Grande adesione dei lavoratori della Fincantieri di Palermo allo sciopero unitario dei metalmeccanici, indetto dalle segreterie nazionali contro la mancanza del rispetto delle procedure e delle regole sulla sicurezza da parte delle imprese, che ha causato 500 morti dall’inizio dell’anno.

“Il clima all’interno dello stabilimento non è tra i migliori. In diverse occasioni. Abbiamo cercato il dialogo con l’azienda per intervenire, in termini di prevenzione, sulle diverse lavorazioni che si svolgono all’interno delle officine. L’atteggiamento della direzione locale ci ha portato a segnalare all’Asp diversi problemi di sicurezza ritenuti fondati, tanto che sono scattate le sanzioni per l’azienda", dichiarano le Rsu/Rls Fiom Cgil Francesco Foti e Serafino Biondo.

La sicurezza è una materia che riguarda non solo gli aspetti normativi, ma anche la salute di ogni singolo lavoratore. "Da un anno, in cantiere – proseguono gli Rls/Rsu Fiom –, accade che alcuni lavoratori, adibiti, dal precedente medico aziendale, a mansioni adeguate a limitazioni fisiche, causate da infortuni sul lavoro o da gravi patologie, vengano riconosciuti, dal nuovo responsabile, idonei alle mansioni più pesanti e usuranti che possono essere svolte all’interno dell'impianto. Anche in questi casi i lavoratori, assistiti dalla Fiom, hanno avuto ragione dall’Asp, che, a seguito l’impugnativa del giudizio del medico di fabbrica, ha giudicato le mansioni assegnate non idonee allo stato di salute dei lavoratori coinvolti, confermando le limitazioni precedenti. Per tali ragioni, riteniamo che si debba intervenire con urgenza sulla normativa vigente, affinché tutta la materia che regola le visite di prevenzione o di cambio mansione non debba essere gestita da medici pagati dalle aziende, ma da enti pubblici esterni”.