"Abbiamo chiesto in questi anni alla Regione e agli altri azionisti (Province) una soluzione definitiva che andasse a stabilizzare la situazione di Veneto strade, non solo relativamente alla necessaria certezza delle risorse, ma anche rispetto a una visione prospettica che affermasse una gestione integrata di tutto il sistema della viabilità e della manutenzione delle strade nel Veneto". Così la Filt veneta in un comunicato.
"Abbiamo rivendicato la sicurezza di un futuro per i lavoratori di Veneto strade, che non ci costringesse in una costante incertezza e precarietà e abbiamo ribadito con caparbietà che la manutenzione delle strade fosse una priorità della responsabilità pubblica, per la tutela dei cittadini e di chi questo territorio lo attraversa. Abbiamo condiviso il progetto della Regione, in quanto unico possibile che rispondesse agli obiettivi delle nostre richieste. Ci siamo arrabbiati quando a novembre le scelte di alcune Province di non uscire da Veneto strade hanno pregiudicato l’avanzamento e la soluzione riferita all’intreccio societario con Anas e Cav", continua la nota sindacale.
"Riconfermiamo i temi delle nostre proposte che sono il mantenimento in Veneto di un’unica società per la gestione e la manutenzione stradale, mantenimento del contratto nazionale di settore (Anas) oggi applicato, tutela dell’occupazione e del reddito dei lavoratori e in questo quadro un piano industriale di rilancio. Tutto questo, dalle prime dichiarazioni risulta essere quanto negli accordi societari tra Regione Veneto e Anas. Un piano di sviluppo coerente con le esigenze del territorio, la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali e la valorizzazione delle professionalità ci fa esprimere una prima valutazione positiva, in attesa di un confronto con i vertici della società", conclude la Filt veneta.