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“Risolvere rapidamente ciò che rapidamente può essere risolto, tracciare un percorso negoziale che, in ordine di priorità, dia progressivamente soluzione alle cause di una situazione critica”. E’ quanto dichiara il segretario generale della Filt Cgil Alessandro Rocchi su Atac, in vista degli incontri in programma questa settimana tra azienda e le strutture territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, aggiungendo che “la situazione aziendale è difficile ma soltanto l’impegno delle parti ad un costruttivo ed efficace confronto può dare alla prospettiva positiva di Atac un concreto contributo”.
Secondo il dirigente nazionale della Filt Cgil “servono idee chiare, prospettiva, determinazione. L’attuale vertice aziendale sembra averle, ma l’amministrazione capitolina? Tornino subito disponibili le prime risorse, già precedentemente previste dal Comune indispensabili per evitare la progressiva paralisi dei servizi metro dal prossimo settembre ed inoltre sblocco immediatamente da parte del Comune della procedura per l’acquisto di nuovi bus, con le garanzie necessarie per la parte da acquisire in leasing, visto che già nel 2019 dovrebbe svolgersi la gara per l’affidamento del servizio mentre i contratti di leasing per i bus hanno durata quasi decennale”
“Escluderei - sostiene Rocchi in merito ai disagi di questi ultimi giorni - qualsiasi nesso con le vicende dei permessi sindacali e del Dopolavoro e certamente lo escludo per qualsiasi sindacato che abbia davvero a cuore il futuro del lavoro in questa azienda e, quindi, il futuro stesso di Atac. Per quanto ci riguarda, il tema dei permessi sindacali in Atac è risolto e non abbiamo nulla da eccepire su modalità, sviluppo ed esito della vicenda. Sul Dopolavoro - spiega il segretario generale della Filt - il nostro obiettivo è dare continuità ai servizi di ristorazione forniti al personale e salvaguardare l’occupazione dei lavoratori attualmente impiegati in questa attività: il tutto adottando rapidamente procedure di affidamento del servizio, finalmente trasparenti e verificabili”.
“Peraltro, seppure su un altro argomento, le stesse proposte avanzate da Filt, Fit e Uiltrasporti alla Commissione di Garanzia, in materia di ripresa del servizio al termine di uno sciopero in Atac, dimostrano - prosegue Rocchi - che il sindacato riconosce l’esistenza del problema e che le diverse convergenze tra le proposte sindacali e quelle aziendali possono portare ad un accordo che eviti una provvisoria regolamentazione adottata unilateralmente dalla Commissione nell’ambito delle prerogative che le conferisce la legge”.
Secondo il segretario generale della Filt infine “in tema di 'boicottaggi', invece, un controllo rigoroso va svolto su quel 'ventre molle', formato da pezzi 'storici' di management aziendale e quadri intermedi che evidentemente patisce l’azione dell’attuale vertice, la rottura di consolidati 'equilibri opachi', e nell’ombra reagisce slealmente, irresponsabilmente e cinicamente, a scapito dell’azienda, dei lavoratori e della cittadinanza romana. Ad esempio, come mai l’imminente scadenza, a fine luglio, dell’appalto di pulizia, ora oggetto di inchiesta giudiziaria, pare sia stata segnalata all’interno dell’azienda solo pochi giorni prima? Chi, tra coloro responsabili dell’affidamento di questa attività, aveva interesse ad una “tacita proroga”, nel silenzio, di quell’appalto”.