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Grande soddisfazione della Filt Cgil Bologna per l’esito del processo d’appello per le morti di amianto di numerosi lavoratori delle Ogr (Officine Grandi Riparazioni) di Trenitalia di Bologna, che si è svolto alla prima sezione penale della Corte d’appello bolognese. Il sindacato si era costituito parte civile nel processo. In discussione, spiega una nota sindacale, vi era “una sentenza di condanna a carico dei dirigenti e dei responsabili sanitari delle allora Ferrovie dello Stato, emessa nel 2009 dal Tribunale penale di Bologna, e una sentenza di assoluzione a carico dei medesimi, emessa nel 2012 sempre dallo stesso Tribunale. La Corte penale ha quindi ritenuto di dover riformare la sentenza di assoluzione, facendola diventare di condanna, in sintonia con la sentenza del 2009”.
Nel comunicato, la struttura sindacale sottolinea che “con la condanna si conferma il riconoscimento del ruolo determinante costituito dalla presenza e dal sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie da parte della Filt Cgil di Bologna. In attesa di poter leggere la motivazione, le famiglie e i lavoratori dell'Ogr ribadiscono l'importanza di una sentenza come questa che, a fronte di gravi responsabilità penali, fa piena giustizia nel rispetto delle norme della legge”.
Uguale soddisfazione viene espressa dall’Afeva (Associazione familiari e vittime amianto) Emilia-Romagna. “Si tratta di un precedente importante anche per altri processi che si stanno facendo e si faranno a Bologna e in Emilia-Romagna” afferma l’Associazione, precisando che la sentenza “dà forza all’azione di tutti coloro che hanno sofferto e soffriranno a causa del criminale uso dell’amianto, e che si battono per un dovuto risarcimento sociale: ricerca, cure, bonifiche, diritti e giustizia”.