BOLOGNA - In questi giorni abbiamo assistito al fiorire di un dibattito sull'ipotesi della creazione di un sistema fieristico regionale. Alcuni soci privati sembra subordinino la loro disponibilità a mettere denaro per investimenti alla nuova governance. Ricordiamo che la Fiera di Bologna ha bisogno di investimenti immediati, e che quindi bisogna dar seguito a quanto già deciso da Comune di Bologna, Regione e da ultimo dalla Camera di Commercio sulla ricapitalizzazione”. Lo affermano in una nota Maurizio Lunghi, segretario generale della Cgil di Bologna, e Alessio Festi, segreteria della Camera del lavoro con delega alle partecipate.
“Non vorremmo – precisa il sindacato – che a forza di dibattere sulla governance (che in ogni caso per noi deve essere saldamente in mano al pubblico), si rischi di eludere ciò di cui c'è immediato bisogno, e cioè l'ammodernamento e l'ampliamento del quartiere fieristico. Risulta sempre più incomprensibile la posizione dei soci privati, che spesso a parole sostengono la necessità degli investimenti e che invece, alla prova dei fatti, obiettano addirittura sulle posizioni già decise dai soci pubblici: aumento di capitale di 10 milioni di euro da parte di Comune e Regione e di 3 milioni dalla Camera di Commercio”. Nei giorni scorsi, Cgil, Cisl e Uil di Bologna hanno chiesto un incontro urgente a Bonaccini e Merola su questo tema, “a oggi – conclude la nota – non ci risultano risposte, e quindi oggi lo sollecitiamo”.