La Marcegaglia a muso duro contro la Fiom. "Quanto accaduto alla ex Bertone è un passo avanti? Io credo che stia accadendo una cosa molto chiara", dice la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: "C'è un pezzo della Fiom, una parte, non tutta, che ragiona più sulle ideologie che sulle cose concrete. E' successo in tante aziende, anche nella mia: i lavoratori capiscono, seguono le trattative, poi c'è una componente nazionale della Fiom che dice no, no, no...Ma chi è nelle aziende ed è iscritto alla Fiom comprende". Ospite su Radio 24, la leader degli industriali critica anche la scelta della Fiom di ricorrere ai giudici del lavoro: "Con i sindacati bisogna trattare fino all'ultimo, anche in modo duro, ma non possiamo pensare di fare le relazioni sindacali ricorrendo ai tribunali, significa abdicare al ruolo delle parti sociali". Negli accordi con Fiat su Pomigliano e Mirafiori "si chiede di lavorare di più ma a fronte di salari più alti". E nel confronto tra aziende e sindacati in Italia "non c'è alcuna disparità". Emma Marcegaglia lo dice sottolineando che "il sindacato in Italia è ancora forte. Avendo un po' di esperienza in queste cose - aggiunge - penso che i sindacati in Italia non sono affatto deboli, tutt'altro". Mentre "la politica non deve entrare in queste cose, che devono essere lasciate alla contrattazione".
Fiat: Marcegaglia a muso duro, spaccatura in Fiom
4 maggio 2011 • 00:00