"Fiat non si smentisce: licenzia e prende in giro i lavoratori". La denuncia arriva dalla Fiom Cgil di MIlano che in una nota illustra gli esiti dell'incontro sulla ex Alfa di Arese.

"Si è conclusa con un mancato accordo (e non poteva essere altrimenti) la procedura di licenziamento collettivo dei 79 lavoratori ex Alfa di Arese - scrive la Fiom - Fiat non solo si è dimostrata ancora una volta indisponibile a ricollocare i propri dipendenti nei siti produttivi in provincia di Milano (dove certo il lavoro non manca), ma si è pure esibita in un’offerta paradossale: posti di lavoro a Torino, luogo da cui, ogni sabato, arrivano operai in cassa integrazione, comandati per lavorare nello stabilimento di Corbetta!".

"Fiat può fare quel che vuole - prosegue la Fiom - compreso prendere in giro i lavoratori e i loro rappresentanti, anche perché le istituzioni, in primo luogo Regione Lombardia, si sono impegnate e continuano ad impegnarsi per evitare anche solo di compiere mezzo atto che possa dispiacere all’impresa".

"Giovedì 12 - conclude la Fiom di Milano - si terrà l’udienza della causa ex articolo 28 intentata dalla Fiom contro Fiat per le mancate ricollocazioni dei lavoratori: noi andiamo avanti, usando tutti gli strumenti che abbiamo, anche per affermare che in questo paese non devono esistere “intoccabili” che possono fare il bello e il cattivo tempo impunemente".