"La Fiat, estendendo l'accordo di Pomigliano a tutti i suoi dipendenti cancella il contratto nazionale e apre un precedente che altri potranno seguire. Questo dentro la crisi non aiuta la coesione sociale del Paese, né garantisce impegni industriali e occupazionali per l'Italia. Espone solo i lavoratori alla riduzione di libertà e diritti. Noi ci batteremo perché questo non avvenga e perché il contratto nazionale si ricostruisca per tutti i lavoratori, anche quelli del gruppo Fiat". E' quanto afferma Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom.

"Il governo impegni la Fiat e non rinunci al contributo dell'azienda per la crescita", aggiunge Airaudo. Quanto all'esclusione della Fiom dalle fabbriche, osserva: "Parafrasando il presidente del consiglio, dico che gli amministratori delegati passano, la Fiom resta".