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Sono ormai due settimane che i lavoratori somministrati della centrale vernici della Fiat Sata di Melfi sono a casa senza lavoro. La Fca ha deciso di internalizzare l'appalto precedentemente affidato alla Ppg Service Sud Srl, assumendo direttamente i lavoratori che svolgono la propria attività nella centrale vernici di Sata. "Solo alcuni però: i lavoratori in somministrazione nel passaggio da Ppg a Fca sono stati lasciati a casa. Non si tratta tecnicamente di un licenziamento, ma lo è nei fatti: attraverso la modalità del mancato rinnovo del contratto di somministrazione". È quanto afferma la Fiom della Basilicata, in una nota.
Il sindacato, inoltre, fa rilevare "che i dipendenti diretti della Ppg, nel passaggio, hanno perso parte del salario e dei trattamenti di miglior favore che venivano loro applicati grazie al contratto collettivo nazionale di lavoro. Com'è noto infatti il contratto Fiat prevede condizioni inferiori al contratto Federmeccanica-Assistal: un lavoratore di terzo livello, ad esempio, ha perso nel passaggio 76,09 euro mensili, pari a 989,17 euro l'anno. Inoltre sarà sottoposto a una maggiore flessibilità a vantaggio dell'azienda (prevista dal contratto Fca) rispetto a quanto consentito in precedenza dal contratto nazionale: orari di lavoro, permessi retribuiti, straordinari comandati".
L'organizzazione delle tute blu quindi prosegue: "Siamo fortemente preoccupati per quanto è accaduto. Ci sembra, infatti che questo provvedimento di Fiat possa essere un primo ridimensionamento del perimetro dell'occupazione a San Nicola di Melfi, visto il calo dei volumi produttivi. Se ciò fosse vero, l'operazione delle assunzioni fatta ormai più di due anni fa si rivelerebbe oggi una bolla di sapone pronta a esplodere alle prime difficoltà". Infine, la Fiom Basilicata "sosterrà tutte le iniziative legali e vertenziali che vorranno intraprendere i lavoratori lasciati a casa".