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“Il 25 novembre 2016, l’allora presidente Renzi annunciava 1.800 assunzioni nello stabilimento di Cassino, a dispetto dei gufi della Fiom. I gufi hanno una dote, vedono nel buio della crisi quello che altri non vedono". Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom.
"Ma ora non è tempo di discutere di torti e ragioni, ma sarebbe il caso di evitare promesse elettorali e affrontare sul serio il problema del futuro dello stabilimento di Cassino e dei 500 lavoratori lasciati a casa, dell'implementazione di modelli per tutti gli impianti, a partire da Mirafiori e Pomigliano, dell’innovazione di modelli, a cominciare dalla sfida dell’auto ecologica (ibrida e elettrica) per il futuro produttivo e occupazionale in Italia", continua il sindacalista.
"C’è bisogno di un tavolo nazionale con il governo per decidere le politiche d'investimento e industriali nell’automotive, che è attraversato da una vera e propria rivoluzione”, chiude il dirigente sindacale.