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La Fiom, con i suoi delegati, ha incontrato oggi la direzione aziendale di Fca con l'obiettivo di raggiungere un'intesa che salvaguardi tutti gli 830 lavoratori precari in forza fino al 31 ottobre presso lo stabilimento di Cassino. "La Fiom - si legge in una nota di Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e Donato Gatti, segretario generale Fiom-Cgil Frosinone-Latina - ha chiesto che si proceda alla costituzione di un bacino nominale con tutti i lavoratori, per determinare, attraverso l'accordo, il diritto di prelazione all'assunzione di ogni singolo lavoratore, con l'obiettivo di giungere ad un contratto a tempo indeterminato per tutti i giovani precari, visto che la direzione aziendale di FCA di Cassino ha deciso nel giorno di scadenza del contratto di lasciare a casa 500 lavoratori e di prorogare il contratto precario per soli 330 giovani".
La Fiom ha inoltre proposto che fino alla stabilizzazione di tutti gli 830 venga riconosciuto il diritto a ciascun lavoratore alla parità di accesso al lavoro per evitare diseguaglianze e garantire un trattamento equo e senza disparità. La Fiom ha infine proposto un tavolo congiunto di verifica periodica dell'applicazione dell'intesa, ma l'azienda - riferiscono ancora la tute blu Cgil - ha deciso di firmare un accordo, in un tavolo separato con le altre organizzazioni sindacali, che lascia all'azienda stessa "la completa discrezionalità e non stabilisce alcun vincolo contrattuale per le assunzioni e non determina i criteri per il richiamo al lavoro".
La Fiom nei prossimi giorni si confronterà con tutti i lavoratori, dentro e fuori lo stabilimento, per aprire una vertenza per tutti i giovani precari. "È indispensabile l'apertura di un confronto nazionale sul futuro produttivo e occupazionale di Fca e di tutto il settore - scrive ancora il sindacato dei metalmeccanici Cgil - L'assenza del Governo rischia di produrre un danno irreparabile al sistema produttivo con conseguenze dirette sull'occupazione".